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Lettera a Giovanni

Lettera a Giovanni

L’umano approccio con la Morte è molto difficile da capire ed accettare, ma Essa è intrinsecamente ed indissolubilmente legata alla vita, e l’epilogo del nostro essere, il risultato di quell’algoritmo con mille variabili che porta alla determinazione di un valore unico ed inconfutabile. L ‘essere Uomo.

Giovanni da tempo sembravi aver fretta per arrivare alla tua Meta. Recentemente, non più di una settimana fa, a pranzo parlavi che era tempo di pensare al “distacco dell’anima dal corpo”. Volevi a tutti i costi far volare subito il tuo Zenair perché dicevi di aver poco tempo e dentro di te, forse lo consideravi il mezzo ideale per raggiungere il Paradiso senza fatica. Mi dicevi, prima della tua temporanea sospensione della licenza di volo, che amavi volare da solo con il motoaliante per essere un tutt’uno tra te ed il Creatore.

Giovanni, non hai fatto a tempo a pensare al “distacco dell’anima dal corpo” e neppure veder volare il Tuo Zenair, farlo decollare e atterrare nel campo di casa tua, il destino ha pensato diversamente, ma forse tu te lo sentivi.

Nonostante la prima caduta in hangar hai voluto continuare a lavorare e hai ceduto solo alla seconda; non posso dimenticare la tua espressione serena i tuoi occhi sempre vigili, ma che guardavano sicuramente altrove.

Non hai voluto andare al pronto soccorso, ti ho portato a casa e parlavi come se non fosse accaduto nulla. Mi dicevi ridendo “però ho preso una bella botta in testa senti che bozzo che ho”, ma sto bene è stato un colpo di calore, a casa mi prendo un buon tè e poi arriverà mia nipote. Alla sera quando ti ho chiamato per rassicurarmi, mi hai confermato che stavi bene e ci saremmo visti il giorno dopo. Queste sono state le tue ultime parole.

Non è mia intenzione fare l’apologia della Morte in quanto tale e neppure mia intenzione cercare di sminuire il dolore di chi, in questi momenti, piange la tua improvvisa scomparsa.

Ma tutto ciò riguarda chi resta: Tu Giovanni che ci hai lasciato sono certo che assapori l’aver vissuto secondo le tue rigide, spesso non condivise, regole di vita non accettando mai i compromessi su temi teologici, filosofici, etici e di vita apparendo spesso spigoloso, ma eri fatto così.

In quella nuova dimensione che Sei sempre stato convinto che esista e di cui lascio ad ognuno la definizione secondo il proprio credo e convinzione, continua il cammino della parte più importante di te, quella parte che ora è separata dal tuo essere materiale. Il “distacco dell’anima dal corpo”.

Ciao Giovanni sono certo che ora hai superato i tuoi dubbi insiti nella Fede. Ora sai ….. riposa in pace.

Il tuo amico Piero

 

 

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